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Immagine di una calata con corda nel Fosso di Rocca Gelli

Il Fosso di Rocca Gelli

Con Rocca Gelli vi proponiamo un’altra uscita sostanzialmente facile, molto divertente, e particolarmente indicata per i neofiti, purché non abbiamo problemi a calarsi con la corda. Si tratta infatti di un itinerario torrentistico molto breve e con un dislivello veramente molto contenuto, il che rende tutto molto semplice e poco faticoso, ideale per chi è alla sua prima esperienza e vuole essere sicuro di affrontare un percorso che sia fisicamente poco impegnativo.

Torrentismo in Valnerina

Questo fosso si trova nei pressi di Piedipaterno, una frazione di Vallo di Nera, un piccolo Comune che sorge su una collina, a 333 metri s.l.m., davanti all’ingresso della Valnerina, in Provincia di Perugia. Da precisare che questo Comune, interamente circondato da mura e torri, e che ancora conserva la struttura urbanistica medievale, è inserito tra i borghi più belli d’Italia ed è bandiera arancione del Touring Club italiano. Vi diciamo questo perché Piedipaterno dista da Vallo di Nera solo 1,5 km ed è quindi il luogo ideale per trascorrere la restante parte della giornata dopo aver fatto torrentismo con noi.

Fosso di Rocca Gelli: caratteristiche generali

Tutto il percorso si sviluppa su una lunghezza di 330 metri, durante i quali si incontrano alcune cascate, intervallate da divertenti scivoli e da piccole vasche e marmitte allagate nelle quali non ci si può però tuffare, a causa della loro scarsa profondità. Per quanto riguarda le cascate, le più alte misurano 16 e 14 metri,  mentre le altre non superano i 4 e 5 metri, esclusa una da 8.  Tutto il percorso si snoda all’interno di un ambiente boschivo molto suggestivo, tipico della Valnerina. Molti tratti del fosso hanno un sviluppo tortuoso e sono inoltre caratterizzati da pareti verticali molto alte, che contribuiscono a dare un aspetto quasi selvaggio a tutto il contesto.

Difficoltà della forra: facile

Come dicevamo sopra, questo percorso torrentistico è particolarmente adatto ai neofiti, purché si tratti di persone che abbiano alcuni requisiti minimi, che vi invitiamo a conoscere qualora non abbiate mai avuto a che fare con questo genere di attività. Precisiamo che tra questi requisiti non c’è quello di saper nuotare.

La progressione in forra non supera in genere le 2 ore, ma molto dipende dalle persone che ogni volta vanno a formare il gruppo dei partecipanti, ognuna delle quali potrebbe avere predisposizioni diverse nell’affrontarlo. In ogni caso tendiamo a formare gruppi omogenei, basandoci o sulla nostra conoscenza personale dei partecipanti, oppure su quanto essi ci dicono riguardo a precedenti esperienze di canyoning e riguardo alla loro condizione fisica.

Da precisare che tra le possibili cause di rallentamento c’è anche l’eventuale presenza di altri gruppi di torrentisti, che potrebbero procedere più lentamente rispetto ai tempi medi di percorrenza.

Noi di Madmad Canyoning proponiamo questa forra da marzo a giugno, ed organizziamo le uscite formando gruppi di persone con un’età compresa tra i 14 e i 65 anni.

FOSSO DI ROCCA GELLI: SCHEDA TECNICA
  • Avvicinamento:  15 minuti
  • Progressione forra:  1 h e 30 minuti
  • Ritorno alla macchina:  10 minuti
  • Tempo totale:  2 h e 00 minuti
  • Altitudine in entrata:  320 metri s.l.m.
  • Altitudine in uscita:  410 metri s.l.m.
  • Dislivello:  90 metri
  • Lunghezza percorso:  0,250 km
  • Difficoltà:  1
  • Numero calate con corda:  7
  • Altezza massima calata:  16 metri
  • Cascate d’acqua:  sì
  • Cascata più alta:  16 metri
  • Corridoi allagati:  sì
  • Possibilità di tuffi:  no
  • Toboga:  no
  • Necessario saper nuotare:  no
  • Necessario esperienze precedenti:  no
  • Praticabile da:  marzo a giugno
  • Nostre uscite:  da marzo a giugno
  • Lo consigliamo a:  tutti, anche neofiti
QUANTITÀ DI ACQUA NELLE FORRE

Riguardo alla quantità di acqua presente nelle forre, precisiamo che nei mesi durante i quali organizziamo le uscite questa quantità dipende dal bacino di raccolta idrico o dal nevaio da cui proviene l’acqua (accumulo invernale). Le indicazioni riportate nella scheda tecnica si riferiscono quindi ad una presenza di acqua normalmente prevedibile, ma che può variare di stagione in stagione.

Negli stessi mesi la portata media dell’acqua può inoltre subire possibili aumenti giornalieri, dovuti a rovesci temporaleschi. Nel caso di aumenti eccessivi, che possono alterare il livello di difficoltà della forra indicato nella scheda tecnica, ci riserviamo il diritto, a tutela della vostra e nostra sicurezza, di rimandare l’uscita in una data diversa da quella concordata.

 

Per quanto riguarda la Valnerina abbiamo già accennato, nella pagina dedicata alla Forra del Casco, alla sua bellezza e al fatto che rappresenta un vero paradiso per molte attività ricreative e sportive outdoor. Qui vogliamo invece farvi un breve elenco dei luoghi di maggior interesse dal punto di vista storico e culturale.

 

VALNERIA: NON SOLO CANYONING

La Valnerina è una vallata umbra che prende il nome dal fiume Nera. Inizia nei pressi del Comune di Preci, ai confini con le Marche, e termina grossomodo sui margini montuosi che si affacciano sulla Conca Ternana. La strada che attraversa questa valle, e che collega questi due estremità, è la Pronvinciale 209, che per un certo tratto coincide con la Statale 685. Lungo questo percorso, di circa 60 km, ci sono borghi e comuni molto interessanti, che sono in grado di fornire diversi motivi storici ed artistici per andare a visitarli. Ne elenchiamo alcuni.

COMUNE DI PRECI (PG)

Preci è un borgo di origine medioevale che si è sviluppato all’interno di una fortezza. Il primo documento dal quale si rileva il nome dell’abitato risale al 1232 e fa riferimento ad un piccolo insediamento non distante da un oratorio benedettino, da cui probabilmente assunse il nome preces (preghiera). Nella seconda metà del XIII secolo, a protezione del villaggio, sorse il castello che poi ha dato origine al borgo.

L’abbazia di Sant’Eutizio. Uno dei complessi monastici più antichi in Italia e uno dei luoghi più importanti per il monachesimo occidentale. Si trova nella Valcastoriana, nei pressi di Piedivalle, nel comune di Preci.

COMUNE DI CERRETO DI SPOLETO (PG)

Cerreto di Spoleto è una paesino che sorge su una collina, a 557 metri s.l.m., e deve il suo nome alle foreste di cerri che crescono nelle immediate vicinanze. I primi documenti storici che attestano la sua esistenza risalgono al XII sec., ma alcune testimonianze archeologiche fanno pensare che le primissime edificazioni risalgono al 290 a.C., quando avvenne la romanizzazione del territorio ad opera delle legioni del console Mario Curio Dentato.

Monastero di San Giacomo. L’edificio storico più importante di Cerreto è questo ex monastero, fondato tra il 1100 ed il 1200.  Oggi è sede del CEDRAV (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella Dorsale appenninica umbra).

Borgo Cerreto. Si tratta di un borgo molto interessante ed attraente, posto nelle immediate vicinanze di Cerreto di Spoleto.

Eremo della Madonna della Stella. E’ uno degli eremi rupestri più belli della Valnerina, non soltanto per la sua struttura, ma anche perché si trova all’interno di uno scenario naturale molto bello e suggestivo.

COMUNE DI FERENTILLO (TR)

La Valnerina, che fino ai pressi di Ferentillo ha l’aspetto di un canyon, qui cambia conformazione e diventa una valle. Questa transizione avviene in prossimità di due monti: Monte S. Angelo (chiamato anche lo Scoglio di Mezzogiorno) e il Monte (chiamato semplicemente così). Il paese nasce nella prima metà del VIII sec. d.C., quando il re longobardo Liutprando lascia l’antica città di Ferento e decide di fondare un nuovo insediamento nel punto di transizione tra la valle e il canyon in questione.

Ferentillo è attraversata dal fiume Nera, che divide il paese in due borghi molto gradevoli, Matterella e Precetto. Il paese è inoltre sovrastato dai resti di due antiche rocche difensive, anche queste molto interessanti.

Fermo restando l’importanza i siti artistici di interesse storico, questo Comune è famoso in Italia e in Europa per le falesie che si trovano a poche centinaia di metri dal paese, attrezzate per il free climbing, e costantemente frequente, da oltre 30 anni, da numerosissimi climber, sia italiani che stranieri.

Museo delle mummie. Si tratta di un piccolo museo decisamente particolare, posto sotto la chiesa di Santo Stefano, nel borgo di Precetto, e risalente al XIII secolo. Il museo consiste in una cripta lunga ventiquattro metri, larga nove e alta due, dove sono esposti alcuni corpi mummificati di antichi abitanti del paese. Ciò che rende interessanti questi corpi è che la loro mummificazione è avvenuta grazie ad un processo naturale, determinato dalla natura igroscopica del suolo (questi corpi non erano stati sepolti dentro delle bare), e dall’ambiente asciutto, fresco e ventilato della cripta.

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