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Canyoning: i pericoli del torrentismo

Soggettivi e oggettivi

Il canyoning può essere pericoloso, se praticato con disattenzione e se nel programmare le uscite in forra si tralascia di raccogliere quel genere d’informazioni che potrebbero fare la differenza tra il trascorrere una giornata divertente ed emozionante oppure una spiacevole disavventura. In entrambe i casi il rischio è quello d’incorrere in pericoli soggettivi, provocati cioè dalle scelte e dalle azioni delle persone, e in pericoli oggettivi, ovverosia qui pericoli che sono propri degli ambienti montani.

Nella foto qui in basso un esempio di pericolo oggettivo. In questo caso si tratta di una forra considerata impegnativa, che può essere affrontata da torrentisti, anche amatoriali, ma che devono necessariamente aver affrontato già diverse uscite.

Immagine di un tratto di forra considerata impegnativa

Pericoli oggettivi. Tratti di percorso come questo rendono la forra meno ludica, ma sicuramente più avventurosa.

TORRENTISMO: PERICOLI OGGETTIVI

Per quanto riguarda i pericoli oggettivi, noi di Madmad Canyoning mettiamo in atto tutte le precauzioni necessarie per ridurli allo zero. Conosciamo alla perfezione ogni metro di roccia delle forre che vi proponiamo, e prima di ogni uscita ci informiamo sulle previsioni meteo locali e sulle condizioni del torrente dove andremo a divertirci.

 

TORRENTISMO: PERICOLI SOGGETTIVI

Affidandovi alla nostra associazione, gli unici pericoli soggettivi a cui potreste andare incontro sono quelli che voi stessi vi potreste procurare se non presterete la giusta attenzione a poche ed essenziali regole. Ve le indichiamo in questa pagina, e ve le ricorderemo quando ci chiamerete per prenotare la vostra uscita.

Slogature e contusioni

Possibili infortuni sono le slogature delle caviglie e le contusioni, dovute al fatto che tanto i sentieri boschivi quanto le forre sono luoghi dove bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi. Se si procede infatti con troppa disinvoltura è facile inciampare, scivolare, o perdere il controllo di ciò che si sta facendo, con tutte le conseguenze che questo può comportare.

Fermo restando vari livelli di difficoltà, le cascate, i laghetti, le pozze d’acqua, i corridoi allagati e gli scivoli che incontrerete nelle forre che vi proponiamo non hanno mai rappresentano un problema per la sicurezza dei partecipanti, ciò non toglie che è comunque necessario prestare sempre attenzione a quello che si fa. Oltre al vostro buon senso, che non deve mai mancare, assolutamente importante è seguire le indicazioni del vostro accompagnatore, il quale conosce molto bene il percorso che state affrontando è saprà quindi dirvi dov’è che dovrete fare attenzione e cos’è che non dovrete fare.

Tutto questo non elimina, in assoluto, la possibilità di mettere un piede in fallo, ma fare attenzione riduce notevolmente le probabilità che possa accadere. Estrema conseguenza di un comportamento superficiale e disattento sono possibili fratture, che potrebbero verificarsi soprattutto in conseguenza di salti che non vengono effettuati dove indicato e con le modalità consigliate

Possibile freddo

Considerato che l’acqua dei torrenti è un po’ freddina anche d’estate, nel fare torrentismo potreste avere freddo, e questo è un altro di quei fattori che potrebbe procurarvi qualche problema, ma solo se siete persone particolarmente freddolose o se le vostre condizioni fisiche, al momento dell’uscita in forra, non sono delle migliori. Diversamente, la muta in neoprene di cu vi doteremo per scendere nelle forre che vi proponiamo è più che sufficiente per resistere alla temperatura primaverili ed autunnali della loro acqua, proprio in considerazione del fatto che il periodo in cui organizziamo le nostre uscite è appunto compreso tra metà marzo e fine ottobre, ed il clima va da mite a caldo mano a mano che ci si avvicina ai mesi estivi, per poi tornare mite con l’inizio dell’autunno.  

Se siete persone freddolose, ma l’idea di fare canyoning vi attira comunque, vi consigliamo di provare con la forra Fosso del Bagno. Il tempo necessario per l’avvicinamento è quasi inesistente, la forra è molto facile e divertente, e il tempo che ci vuole per percorrerla è di due ore. Inoltre è praticabile da marzo a ottobre, e quindi è possibile affrontarla senza problemi a giugno, luglio o agosto.

Calate con corda e attacchi di panico

Altro fattore di rischio può essere un attacco di panico durante una calata con corda. Questa operazione non costituisce di per sé nessun pericolo, ma persone che non sono abituate ad effettuarla, o che sanno di avere dei problemi con l’esposizione al vuoto, potrebbero trovarsi in difficoltà se dovessero praticarla da un’altezza che viene percepita come eccessiva e mentre si trovano sotto il getto di una cascata. In una situazione come questa l’eventuale perdita di controllo da parte della persona che sta effettuando la manovra potrebbe essere causa di grossi rischi per la sua incolumità.

Noi cerchiamo di eliminare questo rischio alla radice, chiedendovi se avete già fatto canyoning  (dove e quanto tempo prima); chiedendovi se siete sicuri che altezza e vuoto non vi mettono in difficoltà; facendovi presente quali sono le caratteristiche  della forra dove vorreste andare; e nel caso lo ritenessimo necessario, escludendo di portarvi in una forra poco adatta a voi, e proponendovene una più facile (per quelle impegnative c’è sempre tempo).

Immagine di una calata con corda

Classica calata con corda.

Spossatezza

Ultimo fattore di pericolo nel fare torrentismo è la possibile spossatezza, ovverosia una stato di stanchezza fisica e psichica molto forte, dovuta al sottovalutato e prolungato sforzo  fisico al quale può succedere di essere sottoposti se si affrontano forre impegnative senza un adeguato allenamento e preparazione.

Se questa si presenta quando l’escursione in forra è ancora lontana dall’essere conclusa, allora l’elemento debole del gruppo potrebbe mettere in pericolo sé stesso non riuscendo a prestare la giusta attenzione a quello che fa, e potrebbe mettere in pericolo anche gli altri (ad esempio procurando rallentamenti anche molto prolungati che potrebbero far slittare la fine dell’escursione verso le ore serali).

Anche in questo caso cerchiamo di eliminare questo possibile problema alla radice, facendo presente a chi ci contatta quali sono le caratteristiche della forra per la quale vuole prenotare l’escursione, ma soprattutto tendiamo ad eliminare questo problema portando nelle forre impegnative solo chi sappiamo che saprà affrontarle.

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